LA CONTINUITÀ AZIENDALE NEI BILANCI DEL 2023
Fondamentale per la redazione del bilancio d'esercizio 2023 sono le considerazioni sulla prospettiva di continuazione delle attività aziendali: nonostante il periodo di crisi che coinvolge l'economia globale, non sono state previste deroghe per quanto riguarda l'adozione del principio di continuazione aziendale, come specificato nell'articolo 2423-bis, numero 1) del Codice Civile.
Pertanto, prima di esaminare qualsiasi voce nel bilancio, è necessario tenere in considerazione le disposizioni del documento OIC 11; questo perché la valutazione delle voci di bilancio deve essere effettuata considerando la continuità dell'attività aziendale, la quale è volta alla generazione di reddito.
OIC 11 E ADEGUATI ASSETTI
Il quadro delineato nell'OIC 11 riconosce che la continuità dell'attività è essenziale per il funzionamento aziendale; quindi, durante la predisposizione del bilancio, la direzione aziendale deve valutare prospetticamente la capacità dell'azienda di continuare a operare come un'entità economica funzionante destinata alla generazione di reddito per un periodo futuro "prevedibile", ovvero di almeno 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.
Non è più possibile menzionare l'incertezza legata al business operativo, poiché gli "adeguati assetti" richiesti dall'articolo 2086 del Codice Civile richiedono la capacità di fare previsioni per il futuro, le quali quindi non possono più essere omesse e devono essere qualitativamente e quantitativamente argomentate.
Si ricorda che la normativa in oggetto presuppone l’esistenza di uno squilibrio finanziario al verificarsi delle seguenti condizioni:
- esistenza di debiti verso dipendenti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni, per un importo pari a più della metà dell'importo complessivo mensile delle retribuzioni,
- esistenza di debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni, di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti,
- esistenza di debiti nei confronti di banche e altri intermediari finanziari scaduti da più di 60 giorni o che abbiano superato da almeno 60 giorni il limite degli affidamenti ottenuti in qualunque forma purché rappresentino complessivamente almeno il 5% del totale delle esposizioni,
- esistenza di una o più delle esposizioni debitorie verso Inps, Agenzia delle Entrate e Agenzia della Riscossione, di cui all'art. 25-novies, comma1 del D.LGS.
BILANCI 2023
Di conseguenza, sui bilanci che si riferiscono all'anno 2023 con un anno fiscale coincidente con l'anno solare sarà necessario considerare almeno il periodo prospettico che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024.
La normativa civilistica presuppone la valutazione anche di eventuali eventi successivi alla chiusura d’esercizio, in quanto essi possano influenzare e mettere in discussione il presupposto della continuità: secondo l’OIC 29 ciò può accadere, ad esempio, quando gli amministratori esprimono l'intenzione di proporre la liquidazione della società o di interrompere l'attività operativa, oppure se le condizioni gestionali
dell'azienda, come un peggioramento dei risultati operativi e della situazione finanziaria dopo la chiusura dell'esercizio, richiedono una valutazione sull'opportunità di basarsi ancora sul presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio d'esercizio.
Se il presupposto della continuità non è più appropriato al momento della predisposizione del bilancio, è necessario tenerne conto nelle valutazioni; in ultimo, se la direzione aziendale conclude che non esistono alternative ragionevoli alla cessazione delle attività nel periodo di riferimento, ma non sono ancora state identificate le cause della liquidazione della società, le valutazioni per il futuro devono comunque essere fatte considerando la prospettiva della continuazione delle attività.
IMPORTANZA DELLA NOTA INTEGRATIVA
La nota integrativa deve descrivere queste circostanze e i loro effetti sulla situazione patrimoniale ed economica della società.
Infatti, nella nota integrativa del bilancio deve essere dedicato ampio spazio alla valutazione dei rischi aziendali: pur mantenendo la centralità della continuità aziendale, il bilancio deve fornire un'adeguata informazione ai terzi sullo stato di salute dell'azienda.
Per questo motivo, al fine di essere compliance alla normativa di legge vigente, è opportuno che nella nota integrativa societaria sia fornito un quadro aggiornato sulla capacità dell'azienda di continuare il proprio business operativo senza che ricorrano particolari incertezze, includendo informazioni sui fattori di rischio identificati, sulle modalità operative per arginarli e sulle misure di pianificazione adottate.
Se l'azienda ha seguito il principio di continuità senza riscontrare cause di scioglimento, è necessario valutare attentamente le voci di bilancio, con particolare attenzione ai potenziali effetti delle scelte passate, come la gestione delle perdite.
Nel caso in cui non esistano alternative ragionevoli alla cessazione dell'attività nel periodo di riferimento, la nota integrativa deve descrivere tali circostanze e le relative conseguenze procedurali.
È responsabilità degli amministratori acquisire tutte le informazioni necessarie per valutare la continuità aziendale, considerando anche la situazione finanziaria e la liquidità dell'azienda per far fronte alla debitoria: ragione per cui, il redattore del bilancio ha il compito di fornire un quadro accurato della situazione aziendale, evitando di trascurare eventuali elementi critici che potrebbero compromettere la continuità aziendale e assumendosi piena responsabilità per la completezza e l'accuratezza delle informazioni fornite.
A cura di: Luigi Alfredo Carunchio, Dottore Commercialista e Revisore Legale
Puoi scaricare l'articolo in PDF qui
Per maggiori informazioni:
luigicarunchio@valoreassociati.it
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